LA FAVORITA

MER 13 E GIO 14 MAGGIO 2020

(The Favourite) Regia: Yorgos Lanthimos - Sceneggiatura: Deborah Davis, Tony McNamara - Fotografia: Robbie Ryan - Montaggio: Sam Sneade - Interpreti: Olivia Colman, Emma Stone, Rachel Weisz, Nicholas Hoult, Joe Alwyn, James Smith, Mark Gatiss, Jenny Rainsford, Jack Veal, Jon Locke - Irlanda/GB/USA 2018, 120', 20th Century Fox


All'inizio del '700 l'Inghilterra è in guerra con la Francia. Una fragile regina Anna siede sul trono mentre Lady Sarah Churchill governa il paese in sua vece e, al tempo stesso, si prende cura della sua cattiva salute e delle sue notti solitarie. A contenderle il letto e i favori della volubile regnante arriva Abigail che da sguattera riesce ad arrivare al cuore e al letto della regina. Mentre gli impegni politici legati alla guerra richiedono a Sarah un maggiore dispendio di tempo, Abigail si insinua nella breccia lasciata aperta, diventando la confidente della sovrana?

La favorita è un film avvincente e coinvolgente nonostante si svolga quasi tutto interamente all'interno di un palazzo e nei giardini circostanti, in splendide e lussuose stanze dove tre straordinari attrici rendono perfetto il film di Yorgos Lanthimos. La favorita rappresenta tre donne completamente diverse tra loro, ognuna delle quali ha qualcosa da offrire e da togliere all'altra. Non è solo il racconto della continua battaglia tra Lady Sarah e Abigail Masham, elemento della storia che comunque tiene viva l'attenzione dello spettatore dall'inizio alla fine, ma è una rappresentazione dell'animo femminile in tutte le sue sfaccettature. (Giorgia Terranova, www.spettacolo.eu)


Anna (?) è una creatura sola e malata al crocevia degli interessi degli altri, mascherati da ossequio o da affetto. Ma al contrario di ogni altro cittadino inglese, la regina può dire: "Si fa così perché lo dico io" - il che è il sogno di ogni bambino viziato, oltre che la più elementare espressione del potere assoluto. Per questo l'ironia che colora tutta la narrazione è maliziosa e puerile, incline al dispetto più ancora che al sopruso, e solleva (finalmente) la narrazione dal registro plumbeo di molto Lanthimos precedente. (?) Le tre attrici protagoniste - Olivia Coleman nei panni della regina, in grado di fingere un'emiparesi senza perdere i tempi comici e drammatici, Rachel Weisz in quelli di Lady Sarah ed Emma Stone nel ruolo di Abigail - fanno a gara a superarsi in bravura (?). Ad ogni loro gesto corrisponde un istinto vitale, ancorché malato, che questa volta ha una giustificazione sociale e porta acqua al mulino dell'empowerement femminile: mostrando però come la brutalità e l'efferatezza non siano appannaggio solo maschile, ma parte integrante (e imprescindibile) della natura umana. (Paola Casella, www.mymovies.it)

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