PETERLOO

GIO 4 GIUGNO 2020

Regia e sceneggiatura: Mike Leigh - Fotografia: Dick Pope - Montaggio: Jon Gregory - Interpreti: Rory Kinnear, Maxine Peake, Pearce Quigley, David Moorst, Rachel Finnegan, Tom Meredith, David Bamber, Tim McInnerny, Teresa Mahoney, Nico Mirallegro, Karl Johnson, Leo Bill, Mark Ryan, Philip Jackson - GB 2018, 154', Academy Two.


1819. Il giovane trombettiere Joseph, sopravissuto alla battaglia di Waterloo, torna a casa a Manchester dalla sua famiglia di umili operai. Ma un'altra battaglia si prepara. Il popolo inglese del dopoguerra, ridotto alla fame dalla disoccupazione e dalla tassa sull'importazione del grano, scende in piazza. Presso St Peter's Field a Manchester le forze governative britanniche attaccano una folla di oltre 60.000 persone. Quindici manifestanti vengono uccisi e diverse centinaia sono i feriti. Alla strage fanno seguito proteste in tutta la nazione, ma anche nuove repressioni governative.

A quel tempo, soltanto il 2% della popolazione aveva diritto al voto e persino il pane, per proteggere gli interessi dei ricchi proprietari terrieri, aveva costi proibitivi. (?) Il popolo inglese, fatto di persone semplici ma coraggiose e piene di dignità, è stanco, esasperato e crede in un senso di giustizia più alto di quello offerto da un governo corrotto e da un re depravato e sciocco: così decide di riunirsi in massa per richiedere, tramite una petizione, riforme politiche che permettano alla gente una migliore qualità della vita. (?) Solo venti anni prima c'era stata la Rivoluzione Francese e il Governo britannico, spaventato, decide di reprimere in modo spietato e sanguinoso una manifestazione gioiosa e pacifica, alla quale partecipano donne e bambini. Il risultato sarà una strage di innocenti disarmati: St Peter's Field verrà rinominata Peterloo per assonanza con la battaglia di Waterloo, con la quale ha condiviso lo spargimento di sangue. Preziosi testimoni oculari del massacro di giovani, vecchi, donne e bambini, presi a sciabolate, saranno i rappresentanti della stampa inglese, e in quell'occasione verrà fondato il quotidiano The Guardian. Peterloo è un affresco corale, un capolavoro curato in ogni minimo dettaglio, da quello storico a quello scenografico, con effetti speciali, trucchi e costumi ineccepibili: del resto Leigh si avvale sempre della stessa squadra di collaboratori ai massimi livelli. Un film profondamente commovente, che tocca le corde più profonde dell'emozione umana. (Emanuela Di Matteo, www.silenzioinsala.com)


Più che a ricostruire gli atti di violenza da parte della Guardia Nazionale nei confronti dei manifestanti radunatisi a St. Peter's Field per richiedere una riforma elettorale, il film di Leigh mira a illustrarne le cause sociali, risalendo all'indietro fino alla battaglia di Waterloo - alla base del gioco di parole coniato dai giornalisti all'indomani del massacro a Manchester. (?) Appare evidente sopra ogni cosa come Leigh sfrutti Peterloo per parlare, attraverso uno scorcio del passato, di problemi del presente: a duecento anni dalla tragedia di Manchester, le forme di disuguaglianza sociale sono certamente mutate, ma oggi come allora il mondo guarda a certi diritti come a concessioni ancora lontane dall'essere ottenute. A dispetto dell'orrore del suo epilogo, il dramma del regista britannico ha in sé un germe di speranza innegabile, nonché il coraggio di mostrare con sguardo libero da ogni giudizio la battaglia (allora) fallimentare di una parte d'umanità troppo spesso costretta al silenzio. Una grande lezione di storia, una grande lezione di cinema. (Alessia Pelonzi, www.badtaste.it)

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